PRESIDIO SABATO 2 APRILE ORE 15.00 ALLE LOGGE DI BANCHI

NO AI C.I.E. IN TOSCANA ED OVUNQUE

L’emergenza di Lampedusa trova le sue cause nell’estrema povertà dei popoli del Maghreb e in questi ultimi giorni, nell’intervento militare contro Gheddafi.

Il governo italiano ha deciso di partecipare all’azione di bombardamento in Libia, mentre a Lampedusa ha volutamente creato una situazione esplosiva con un concreto rischio di derive razziste e xenofobe. L’obbiettivo è sempre lo stesso: creare il panico tra la popolazione al fine della propaganda politica ed elettorale.

In più c´è il fatto che, anche secondo la legislazione dello Stato Italiano, i migranti che arrivano a Lampedusa non sono “clandestini”, ma “profughi” provenienti da terre di guerra.

Insieme agli abitanti di Coltano noi ci opponiamo alla costruzione di un lager per migranti, riteniamo però che questa lotta, per essere vincente, non debba ridursi ad una semplice questione di difesa del territorio.

Chi ci racconta i migranti di Lampedusa come dei nemici, in realtà vuole soltanto cavalcare la rabbia dei lavoratori e cittadini di Pisa per propri fini politici.

Non facciamoci ingannare dal tranello del razzismo!

Opporsi alla costruzione di Lager a Coltano, come in tutta la Toscana, significa essere contro i vuoti giri di parole del PD.

Un carcere è sempre carcere! Un lager per immigrati rimane sempre una galera in cui si finisce dentro per mesi senza aver commesso nessun reato. L’unico reato è essere nati altrove, lontano dall’Europa democratica.

NON CONTRO GLI IMMIGRATI, MA CONTRO I LAGER DI STATO!

 

PRESIDIO CONTRO LA GUERRA E

PER LA LIBERTA’ DEGLI IMMIGRATI

 

SABATO 2 APRILE ORE 15.00

LOGGE DEI BANCHI

Collettivo Aula R -Scienze politiche-Pisa

Questa voce è stata pubblicata in Comunicati, Generale, In movimento, Iniziative e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Una risposta a PRESIDIO SABATO 2 APRILE ORE 15.00 ALLE LOGGE DI BANCHI

  1. a.a. scrive:

    un obiettivo minimo: la concessione di un permesso temporaneo di soggiorno che consenta tra le altre cose a queste persone di superare a nord i confini di questo mefitico paese. non troveranno un paradiso ad attenderli, ma già consentire una iniziale libertà di circolazione nell’area shenghen potrebbe offfrire a moltissimi, se non alla maggioranza, di raggiungere parenti già inseriti in contesti sociali piu’ o meno stabili e dunque la speranza di una regolarizzazione spalmata in differenti paesi europei.

I commenti sono chiusi.