Quanto è accaduto martedì 13 dicembre a Firenze non è il gesto isolato di un folle, ma il frutto di razzismo e xenofobia foraggiati sia dalla propaganda mediatica che dalla politica istituzionale. In questo terreno fertile trovano spazio Casapound e altri gruppi di matrice chiaramente fascista.
Tali gruppi, da un lato, cercano di costruire consenso sfruttando il martellamento dei media, dall’altro si avvalgono, ora come un tempo, della facoltà di essere gli esecutori materiali di questa retorica funzionale al potere.
Noi oggi non dimentichiamo tutti gli episodi d’intolleranza e odio fascista che, nel corso degli anni, hanno attraversato la penisola: ci ricordiamo di ogni compagno ucciso sotto il simbolo del tricolore o della celtica, come ci ricordiamo di ogni omosessuale o migrante aggredito in nome dell’ideale macista e xenofobo dell’uomo italico.
Il protagonista dell’atto di martedì, tal Gianluca Casseri, non era solo un simpatizzante poco conosciuto e per di più noto squilibrato come viene dipinto dai comunicati ufficiali di Casapound, ma un militante attivo all’interno dell’organizzazione stessa che ha contribuito a redigerne la linea teorica. Anche il suo volto ce lo ricordiamo: non si è perso neanche uno dei processi relativi al danneggiamento del circolo di CasaPound Pistoia avvenuto l’11 ottobre 2009, che vide imputati compagni e compagne che quello stesso giorno stavano partecipando ad una assemblea.
Ciò che è accaduto ci dimostra ancora una volta come in periodi di crisi economica la violenza fascista s’inasprisce, dando la prova che la costruzione di un antifascismo, diffuso e resistente, dal basso è non solo attuale ma necessaria.
CONTRO OGNI FORMA DI FASCISMO
SOLIDARIETA’ AI MIGRANTI
ANTIFASCISMO SEMPRE!