COSTA D’AVORIO: iniziata “l’offensiva finale” delle milizie di Ouattara ad Abidjan

Proseguono gli scontri fra i sostenitori di Ouattara, presidente riconosciuto dalla comunità occidentale, e quelli di Gbagbo, presidente uscente. I due contendenti si scontrano ormai da novembre, data delle contestatissime presidenziali. Negli ultimi giorni le truppe di Ouattara, fra accuse reciproche di massacri, hanno conquistato quasi tutto il paese. Il centro di Abidjan, capitale economica, sarebbe invece ancora nelle mani dei fedeli di Gbagbo, anche se avere notizie precise è pressochè impossibile. L’unica cosa certa è l’arrivo, oggi, di altri 150 soldati francesi nel paese. Salgono così a 1650 gli armati di Parigi presenti nel Paese.
Intanto è giunta la notizia che le forze di Alassane Ouattara avrebbero lanciato questa sera nella capitale economica Abidjan “l’offensiva finale” – secondo la definizione del loro portavoce – contro gli ultimi siti ancora in mano al presidente uscente Laurent Gbagbo.  “Stiamo procedendo senza problemi verso Plateau (centro) e Cocody (nord) – ha detto il primo ministro di Ouattara, Guillaume Soro – E l’offensiva dovrebbe avere una accelerazione nelle prossime ore”. Nel quartiere amministrativo di Plateau ha sede il palazzo presidenziale mentre a Cocody c’é la residenza ufficiale di Gbagbo.
Per la popolazione la situazione continua a peggiorare. In alcune zone di Abidjan manca l’acqua e cominciano a scarseggiare i generi di prima necessità. Inoltre si segnalano saccheggi di negozi e abitazioni lasciati vuoti dai civili che hanno deciso di fuggire per tentare di sfuggire a violenze e combattimenti.

Ascolta l’intervento audio da Abidjan
Fonte: Radio Onda d’Urto

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PRESIDIO SABATO 2 APRILE ORE 15.00 ALLE LOGGE DI BANCHI

NO AI C.I.E. IN TOSCANA ED OVUNQUE

L’emergenza di Lampedusa trova le sue cause nell’estrema povertà dei popoli del Maghreb e in questi ultimi giorni, nell’intervento militare contro Gheddafi.

Il governo italiano ha deciso di partecipare all’azione di bombardamento in Libia, mentre a Lampedusa ha volutamente creato una situazione esplosiva con un concreto rischio di derive razziste e xenofobe. L’obbiettivo è sempre lo stesso: creare il panico tra la popolazione al fine della propaganda politica ed elettorale.

In più c´è il fatto che, anche secondo la legislazione dello Stato Italiano, i migranti che arrivano a Lampedusa non sono “clandestini”, ma “profughi” provenienti da terre di guerra.

Insieme agli abitanti di Coltano noi ci opponiamo alla costruzione di un lager per migranti, riteniamo però che questa lotta, per essere vincente, non debba ridursi ad una semplice questione di difesa del territorio.

Chi ci racconta i migranti di Lampedusa come dei nemici, in realtà vuole soltanto cavalcare la rabbia dei lavoratori e cittadini di Pisa per propri fini politici.

Non facciamoci ingannare dal tranello del razzismo!

Opporsi alla costruzione di Lager a Coltano, come in tutta la Toscana, significa essere contro i vuoti giri di parole del PD.

Un carcere è sempre carcere! Un lager per immigrati rimane sempre una galera in cui si finisce dentro per mesi senza aver commesso nessun reato. L’unico reato è essere nati altrove, lontano dall’Europa democratica.

NON CONTRO GLI IMMIGRATI, MA CONTRO I LAGER DI STATO!

 

PRESIDIO CONTRO LA GUERRA E

PER LA LIBERTA’ DEGLI IMMIGRATI

 

SABATO 2 APRILE ORE 15.00

LOGGE DEI BANCHI

Collettivo Aula R -Scienze politiche-Pisa

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OCCUPATA SCIENZE POLITICHE PISA

Come Collettivo Aula R e come Assemblea delle studentesse e degli studenti dell’Aula R abbiamo deciso di occupare per due giorni la facoltà di Scienze Politiche.

Abbiamo preso questa decisione per lanciare un forte segnale di opposizione all’applicazione della riforma Gelmini che, approvata lo scorso dicembre, costituisce il coronamento delle politiche di distruzione dell’università pubblica portate avante dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni.

La facoltà di Scienze Politiche sarà duramente colpita dagli effetti della riforma. Drastica riduzione della didattica, accorpamento, scomparsa di corsi di laurea, chiusura della facoltà. Non sono solo voci. Anche se non ci sono notizie ufficiali sulle sorti dei nostri studi, sicuramente il peso degli effetti della riforma ricadrà sugli studenti e sui lavoratori dell’università.

A fronte di una trasparenza di facciata, costruita con la Commissione Statuto, la dura realtà con la quale gli studenti si devono confrontare, è quella della disinformazione.

E’ chiaro che la Commissione Statuto, incaricata di modificare lo statuto dell’ateneo per permettere l’applicazione della riforma, non solo non permette margini reali di intervento per “addolcire” gli effetti delle politiche governative, ma non garantisce neanche quella trasparenza che avrebbe dovuto caratterizzarla.

E’ quindi necessario mantenere alta la guardia, senza aspettare le decisioni di una commissione che, se anche dovesse ridurre gli effetti negativi della riforma, lo farebbe nell’ottica della conservazione degli interessi baronali. Con questa occupazione intendiamo quindi gettare le basi per una nuova mobilitazione, ma anche affermare pratiche di lotta radicali come quella dell’occupazione e della riappropriazione degli spazi.

Venerdì alle 15:30 parleremo proprio di questo a Scienze Politiche, all’assemblea aperta “Percorsi di lotta dentro e fuori l’università”, alla quale parteciperanno anche altre realtà studentesche autoorganizzate toscane.

Sabato 12 invece con un’iniziativa sulla situazione in nord africa porteremo la nostra solidarietà ai popoli in rivolta nel mediterraneo: alle 16:30 “Dalla Tunisia all’Italia, la via è breve, interverrà un compagno tunisino e ci saranno collegamenti Skype dalla Tunisia.

Auspichiamo che quest’occupazione possa essere utile per aprire spazi di confronto, per dare una scossa all’intero ateneo, per costruire nuove scadenze di lotta.

Collettivo Aula R

Assemblea delle Studentesse e degli Studenti dell’Aula R

 

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VENERDI’ 11 MARZO ORE 15.30 FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE

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ASSEMBLEA DI FACOLTA’

NB. L’ASSEMBLEA SI TERRA’ NONOSTANTE LA SESSIONE DI LAUREA!

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