Sulla giornata del 17 novembre a Pisa

Il 17 novembre si è svolta anche a Pisa una giornata di mobilitazione contro la crisi e il pagamento del debito.

Le vie del centro, infatti, sono state attraversate da un corteo composto da studenti ed universitari andato poi ad unirsi ai lavoratori. In questo contesto erano presenti tutte le realtà politiche organizzate pisane ad eccezione di noi del Collettivo Aula R che abbiamo deciso di scendere in piazza solo a titolo individuale.

Con queste righe ci preme spiegare i motivi di tale scelta. La nostra assenza come gruppo organizzato non intendeva screditare la giornata, ma porsi in modo critico nei confronti della gestione della manifestazione.

Già da qualche giorno il clima respirato non è stato dei migliori, e a nostro avviso da parte di qualcuno non c’è mai stata, oltre le filippiche in Assemblea di Ateneo, la volontà effettiva né di unità per una ricomposizione del “movimento”, né di pratiche e obbiettivi comuni su cui agire. Inoltre non si è sviluppato quel metodo chiaro ed orizzontale fortemente richiesto dall’Assemblea di Ateneo di lunedì 14, cosa che ha sicuramente inciso – insieme ad una pubblicizzazione pressoché assente – sulla scarsa partecipazione universitaria.

I nostri dubbi sono diventati certezze sin dall’inizio della giornata, quando abbiamo trovato due furgoni diversi in piazza, sia alla sua conclusione, quando per fortuna una parte del corteo ha proseguito per mettere finalmente in pratica ciò che per troppo tempo è rimasto solo uno slogan.

Sui motivi che hanno portato al tentativo di sabotare la giornata odierna possiamo solo fare supposizioni, ad esempio all’esterno emerge la chiara contrapposizione tra strutture politiche con conseguente perdita di contatto con le istanze soggettive e collettive della base di riferimento: il 17 novembre, in primis, gli studenti.

A nostro avviso, in una fase storica delicata come quella in cui ci troviamo, un metodo decisionale chiaro ed orizzontale e l’aumento della radicalità, attraverso forme incisive di lotta contro chi giorno per giorno perpetua contro le classi sociali più deboli la propria violenza istituzionale (liberalizzazioni, privatizzazioni, tagli, licenziamenti, profitto, sfruttamento, controllo sociale, repressione etc.), dovrebbero essere valori condivisi e necessari per chiunque si definisca di “sinistra”.

Nonostante questa brutta parentesi, sperando che rimanga un caso isolato, il corteo è proseguito nel migliore dei modi, con azioni di sanzionamento delle banche e calando striscioni dall’INPS.

L’occupazione finale di “Via La Pergola” è stata una buona conclusione, che potrebbe diventare un centro nevralgico per la ricomposizione di un vero movimento che unisca le istanze degli studenti a quelle delle altre fasce sociali vittime di una crisi e di un debito imposti.

PER UNA REALE UNITA’ E ORIZZONTALITA’ NELLA RICOMPOSIZIONE DEL MOVIMENTO E NEL RILANCIO DELLE LOTTE

Collettivo Aula R

MAIL: aular[at]autistici.org

BLOG: http://aulaerre.noblogs.org

Il Collettivo si riunisce ogni martedì alle 14.30 in Aula R presso la Facoltà di Scienze Politiche

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